sabato 18 dicembre 2010

Il collega di lavoro di Laura (parte 2)

Scrive Laura

Claudio all'epoca era un ragazzo di 25 anni, piuttosto attraente e curato nell'aspetto, i suoi modi di fare erano estremamente galanti, in ufficio amava flirtare con tutte le colleghe, per questo i suoi modi di fare nei miei confronti non mi colpirano, almeno inizialmente.
La mia vita sessuale con Maura non stava migliorando e pian piano iniziai a rispondere alle battutine e ai complimenti di Claudio, tra noi era nato un certo feeling e ad essere sincera il ragazzo iniziava a piacermi seriamente.

Le pause caffè passate insieme diventarono mail ad ogni ora del giorno che diventarono a loro volta sms piccanti... stavo per tradire mio marito per Claudio? Amavo Mauro e lo amo tuttora, ma le sue mancanze a letto pesavano terribilmente sul nostro rapporto.
Mauro spesso non riusciva nemmeno a regalarmi un orgasmo e dopo essere venuto molto raramente si concedeva per un bis, dopo l'ennesima scopata insoddisfacente non potevo più contenermi. Gli parlai schiettamente del nostro rapporto e soprattutto di Claudio che mi faceva sempre più il filo, Mauro rimase in silenzio, immobile, ma girandomi per guardarlo negli occhi notai un particolare scottante: aveva una vigorosa erezione, mio marito era eccitato all'idea che io fossi corteggiata da un altro uomo.
Presi il cellulare dalla mia borsetta, saltai sul letto e mi accovacciai accanto a lui, con una mano brandivo il suo pisellino eretto, ben duro, con l'altra impugnavo il cellulare.

"Ti piace proprio sapere che un altro uomo mi brama, non è così?".
"...sì" disse il mio maritino deglutendo.

Iniziai a leggere gli sms più piccanti di Claudio ad alta voce: a metà del quarto messaggio Mauro venne nella mia mano con versi di piacere.

"Te ne ha inviati degli altri di messaggi del genere?"
"Sì, porcellone mio..."
"Beh se ti va domani mi potresti leggere anche gli altri"

Mio marito si eccitava terribilmente a sentire le cose sconce che mi scriveva Claudio, anche io trovavo la cosa eccitante, ma il gioco diventò presto monotono. Dalle parole volevo passare ai fatti, la cena di Natale aziendale era alle porte e quale occasione migliore per avere un rapporto ravvicinato con il mio, primo, amante?
In un primo momento Mauro era contrario, non voleva lasciarmi tra le braccia di un aguzzino sconosciuto, ma le sue erezioni quando parlavamo dell'argomento era una prova tangibile di quanto fosse eccitato all'idea.

Il 23 dicembre del 2004 mi agghindai per la cena aziendale, era la grande sera, peccato che mi dimenticai a casa le mutandine...

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